Covarey (Champdepraz) – Rifugio Barbustel (Champdepraz)
Si entra nel cuore del Parco naturale Mont Avic, dove si percorre un comodo itinerario con poche salite tra boschi, torrenti e laghi alpini.
Avremo l’occasione di attraversare la più grande foresta di pino uncinato della Valle d’Aosta, seguendo il percorso che un tempo veniva utilizzato per il trasporto del minerale di ferro verso valle.
I tratti lungo il torrente e i laghi sono particolarmente suggestivi.La parte finale, tra gli ultimi larici e le rocce montonate, ci porta in un ambiente che ricorda il Canada.
Dati principali
| Difficoltà | E |
|---|---|
| Dislivello in salita | 980 m |
| Lunghezza totale | 7.800 m |
| Tempo totale | 3h 30m |
| Periodo consigliato | Giu - Lug - Ago - Set |
Mappa
Altri dati tecnici
| Partenza | Covarey (Champdepraz) |
|---|---|
| Quota partenza | 1.260 m |
| Arrivo | Rifugio Barbustel (Champdepraz) |
| Quota arrivo | 2.200 m |
| Quota massima | 2.200 m |
| Dislivello in discesa | 30 m |
|---|---|
| Tempo salita | 3h 30m |
| Segnavia salita | 5C |
Descrizione partenza
Dall'uscita dell'autostrada di Verrés, svoltare a sinistra in direzione di Aosta.
Dopo un paio di km, sulla sinistra, si trova il bivio per Champdepraz con le indicazioni per il Parco naturale Mont Avic.
Si attraversa tutto l'abitato e si inizia a risalire la valle del Chalamy, con i suoi tanti tornanti.
Si prosegue sino a raggiungere il parcheggio di Covarey, dove si lascia l'auto.
Descrizione percorso
Da Covarey proseguire lungo la strada asfaltata a traffico limitato, superare il Centro visitatori, dove è visibile un grande plastico del territorio del Parco Naturale del Mont Avic, e proseguire fino a raggiungere il piccolo parcheggio di Veulla dove termina la strada.
Da qui imboccare la strada con fondo in pietra (utilizzata nel passato per il trasporto di materiale ferroso) che passa sopra alla bella cappella e attraversa dolcemente il fianco boscoso della vallata.
Attraversare alcuni piccoli torrenti per poi costeggiare il torrente Chalamy e raggiungere le baite della Servaz (se ci si dirige verso sinistra, in pochi minuti si raggiungono i resti dell’altoforno).
Si risale sul retro delle baite lungo il sentiero che con ripide svolte prosegue nel bosco; si incrocia il bivio del sentiero proveniente da Prà Oursie.
Dopo una zona più pianeggiante, e aver superato un pino monumentale, si raggiunge il lago Servaz (spesso invaso da una vistosa fioritura di ranuncoli d'acqua).
Si costeggia il lago e si risale nel bosco fino a un colletto.
Da questo punto, si scende leggermente fino a superare il torrente proveniente dal lago Bianco.
Il sentiero attraversa in piano, passa nei pressi di una baita ristrutturata e risale tra rocce montonate su cui sono presenti diversi massi erratici, ovvero massi lasciati dal ghiacciaio durante la fusione, per raggiungere un belvedere con segnaletica creato dal parco. Da qui, in breve, si raggiunge il rifugio Barbustel, la meta di oggi.
Dopo una meritata sosta, dal rifugio è consigliabile scendere al ponticello situato tra il Lago Bianco e il Lago Nero e risalire sull'altro versante, godendo di una bella vista sul Lago Bianco con, sullo sfondo, il Monte Rosa e, poco oltre, il Lago Cornuto e un altro pino monumentale.
Punti di interesse dell'itinerario
Centro visitatori Parco naturale Mont Avic
Servizi generali - Uffici turistici
Champdepraz
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